17 marzo 2010

Aspettando la primavera


Perché abbiamo riso quando non ne potevamo più
e non abbiamo trattenuto il respiro davanti al mare o al dolore.
E alle nostre spalle brilla la primavera che verrà,
un giorno tutto di fiori, un giorno tutto di fuori,
speciale come quello in cui arrivano le rondini
e corrono le lune a perdifiato su un vento di fresie e gelsomini.
Il tempo gira e lo respiri e vibra al centro del petto.
Siamo uomini e ci teniamo per mano, per strada e sul cornicione.
Abbiamo imparato a dimenticare il precipizio perché per fortuna
sappiamo volare.
E domani è di nuovo primavera.