29 agosto 2008

24 agosto 2008

Arrivato al porto della solitudine,
su questo sentiero di nebbia nel cuore.
Ho il respiro stanco, le mani stanche.
La speranza dell'arcobaleno s'è fatta grigia
e gli occhi colmi di lacrime bruciano.
Non brilla felicità nel mio cielo.
Tendo la mano verso il niente
e piano mi vorrei spegnere.

Nubi e migranti

Richiamano i migranti
in alto tra la nebbia,
ed emerge come un fantasma
un'altra cima nel nulla,
un'altra rupe da affrontare.
Scorrono le nubi
e tra gli squarci si intravede
una macchia iridescente
come petrolio bianco su acqua bianca.
Sogni poveri pipistrelli da salvare
ed un ragazzo nero giovane e bellissimo
che ti invita a giocare insieme,
il suo corpo pronto, una poesia,
il suo sorriso, tranquilla allegria.
Vedi passare in cielo i migranti
e ti ricongiungi al senso ulteriore:
della tua vita hai ancora le redini,
e non importa quanto durerà.