Lacci sciolti intorno al respiro dell'anima,
ritorno al volo interiore
come fosse una voce inascoltata
eppure melodiosa e forte.
Ho incespicato in fiori immaginati,
ho cercato di donare un me limpido,
ed era solo un fantasma triste e solo.
Ti vedo, mi guardi, mi illumini,
vorrei entrare nella tua luce,
essere l'energia che mi suggerisci.
Nel buio delle mie palpebre
nuvole rosse-cangianti
lacerano spiragli immemori,
sogni di essere un altro,
sogno di essere un'altra.
Solchi sul viso, anni nelle vene,
amore a fiumi, neri gorghi di dolore,
splendidi cristalli di luce
i miei occhi fissi su di te,
e non trovo il sentiero...
25 gennaio 2008
Regina degli Elfi
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