Dove sconfina il limite di questi occhi acquosi,
speranzosi, a volte tristi, a volte sognanti,
ribadisce l'orizzonte la speranza di un tempo senza fine.
Non ci sono anni da contare ma mani strette e accarezzate,
non ci sono giorni a termine ma profumi da sentire.
Il seno lontano e bianco di una donna mai avuta,
l'alba spettrale di un ricordo adolescente,
mi accompagnano in questo mio tempo
scandito dal tempo.
E stanco mi assopisco tra le foglie del mio nido di sempre.
11 febbraio 2008
Quattro anni fa... già!
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