18 marzo 2008

Amarezza di marzo


E questa sarebbe primavera, fiori, sole e uccelli migratori.
Come vorrei capissi la forza del mio sogno,
che non si abbandona a se stessa,
nemmeno di fronte alla montagna invalicabile.
Stancamente penso, stancamente.
Queste mani si aprono e si chiudono
continuamente sul vuoto.
Una rondine impazzita, tutta bianca, mi sfarfalla
nel cervello, grida, garrisce e urla,
ma non arriva al nido di sempre.

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