Parlo con l'usignolo di maggio e gli chiedo:
dove siede la madre della speranza?
Nel verde dei faggi a primavera, risponde.
Quella vecchia insegna sempre cose nuove
e riporta la luce sui sentieri invernali.
Ha riacceso il mio canto per le notti di luna,
ha restituito colore alle mie penne marroni...
E allora canta anche per me gli dico, e
vola, usignolo di maggio, incontro all'estate,
ché non voglio più sogni senza luce,
né giorni senza calore.
Ora so che la madre antica stringerà
tra i suoi rami fioriti ancora una volta le mie braccia,
e restituirà colore ai miei occhi,
che furono pieni di arcobaleno.
dove siede la madre della speranza?
Nel verde dei faggi a primavera, risponde.
Quella vecchia insegna sempre cose nuove
e riporta la luce sui sentieri invernali.
Ha riacceso il mio canto per le notti di luna,
ha restituito colore alle mie penne marroni...
E allora canta anche per me gli dico, e
vola, usignolo di maggio, incontro all'estate,
ché non voglio più sogni senza luce,
né giorni senza calore.
Ora so che la madre antica stringerà
tra i suoi rami fioriti ancora una volta le mie braccia,
e restituirà colore ai miei occhi,
che furono pieni di arcobaleno.
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