24 novembre 2009

Non resterà

Terreno e soffice è il soggiorno temporale,
tra le tue braccia la mia forza
rivive, ritorna.
Brillano i nostri occhi e le risate maschili,
tenerci stretti o tornare bambini;
mi stringe la gola l'odore del nostro tempo.
Ho indossato ogni alito di questo vento
che scorre celeste sulla mia vita.
Ho chiamato l'eco dei miei giorni
nello sguardo del mio cane che scodinzola,
ma sempre mi rinasce una domanda di senso.
Non resterà nulla. Ma con pazienza percorro i miei giorni,
un allegro viaggio verso il nulla.

02 ottobre 2009

Suma

Era solo un pensiero che veniva da ricordi lontani... un cane magro, allegro e velocissimo che correva in un parco. E dopo tanti anni con il mio fido compagno d'avventura e di ventura, Jimmy - meticciaccio tutto naso ed allegria, ho pensato che desideravo trovargli una compagnia, una compagna...
Levriero. Questo era da sempre il desiderio: un cane bellissimo con l'orizzonte negli occhi, la velocità nel sangue e l'amore nello sguardo. Ma come fare? L'acquisto è un atto mercificante, e la vita, l'amicizia, non si possono comprare.
Di storie drammatiche, di adozioni-ultima spiaggia, ne sentivo parlare da tanto e mi avevano sempre interessato... e allora perché non mettere le due cose insieme: realizzare un sogno e salvare una vita. E così, ecco Suma!

Che emozione, che commozione correre in aeroporto dove arrivava sperduta e spaurita dalla Spagna, una storia alle spalle di tutto rispetto: trattata come una fabbrica di cuccioli perché inadatta alla caccia, e infine scartata e messa in canile, destinata in un breve volgere di tempo alla camera a gas. E invece eccola tra le mie braccia. Salva!
All'inizio era quieta e silenziosa. Con quella vita alle spalle, faticava a fidarsi. Appena il tono di voce era più alto del solito si spaventava e mi guardava con terrore, se alzavo una gamba per sedermi sul divano si spaventava e mi guardava con terrore... ferma e silenziosa, cercava sempre di passare inosservata.
Col passare dei mesi però carezze, cibo, orari regolari, silenzio, quiete, hanno aiutato Suma a dimenticare e pian piano il suo sguardo è cambiato.
E ha ricominciato a brillare. A correre. A fidarsi. Anche se di amare non aveva mai smesso.

23 settembre 2009

E forse


E forse, in un giorno luminoso,
di un settembre che verrà
finalmente ci sposeremo.
E dimenticheremo il mondo
che per tutta la vita ci ha detto no.

24 luglio 2009

Pianure assolute

Con gli occhi disposti al lontano ascolto il vibrare del mondo.
Recupero nel sospiro dei miei cani accoccolati
l'appagamento.
Cerco dopo tutti questi giorni di vita l'abbraccio riposante
nella luce dei tuoi occhi.
Scorro lento e pensoso, un sangue dolce e scuro, come il tempo.
Credevo fossero le idee e i battiti del cuore a sostenermi,
e invece era l'accozzaglia vitale delle mie cellule a mandarmi avanti comunque,
e in ogni direzione
pianure assolute.
Lo sguardo del mio levriero.

03 giugno 2009

Pensare ai mondi

Non riesco a raccogliere una goccia di speranza e di volontà per redimere la triste sfiducia in un mondo che ritorna sui suoi passi e versa lacrime insensate mentre grida la totale mancanza di umanità come un valore accettabile. Confronti fra mondi.

26 maggio 2009

Il tempo è andato, e la musica non ritorna.

Il tempo è andato, e la musica non ritorna.
E nuove melodie scorrono in questo fiume
che non è mai lo stesso ma è sempre noi.
Alla nostra debole illusione che il futuro sia raggiungibile
aggiungiamo il sospiro di un abbraccio sereno
e appoggiamo la sera la testa sul cuscino
coccolando il pensiero di un sonno buono
e di un resto di vita che non sia un resto di niente,
o il resto di me.

15 maggio 2009

Tratto da "Memorie di Adriano", di Marguerite Yourcenar

La vita è atroce; lo sappiamo. Ma proprio perché aspetto tanto poco dalla condizione umana, i periodi di felicità, i progressi parziali, gli sforzi di ripresa e di continuità mi sembrano altrettanti prodigi che compensano quasi la massa dei mali, degli insuccessi, dell'incuria e dell'errore. Sopravverranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, libertà, giustizia ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno dai nostri frontoni, dalle nostre cupole; vi saranno uomini che penseranno, lavoreranno e sentiranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno, a intervalli irregolari, lungo i secoli, su questa immortalità intermittente.

Superfici di uno stagno

Tremolii brillano sulla pelle del cuore,
increspature mi riportano al pensiero del tempo che passa.
Dentro, il drago avvolge le sue spire e richiama gli spiriti
di tutti i respiri della mia vita.
Sorregge con il suo sguardo una speranza immemore,
un vascello tutto d'oro
su cui navigammo stringendoci le mani,
immaginando un mondo in cui essere buoni e liberi.
Abbiamo imparato a fidarci davvero, sapendo di poter essere traditi.
Abbiamo imparato a sperare davvero e che non c'è regola al male.
Un cerchio di amici e una luce nello sguardo
si accendono quando il drago d'oro brilla
sotto la superficie dello stagno.

11 maggio 2009

11 marzo 2009

Addentare il tempo

Nobiltà silenziosa quella dei giorni che scorrono turbinanti.
Naviganti pensieri dall'alba al tramonto e poi all'alba ancora,
dormendo non cambia il pensare non si interrompe,
fluir della coscienza, segna che siamo tempo e siamo identità.
Allaccio un anelito al soffio ineffabile
e le voci delle colonne cantanti mi riportano al centro.
Sonoerofuisarò. Mai solo, mai puro, mai unito, mai diviso.
Mai intero.

10 marzo 2009

Azzurro cielo, sole d'oro

È tempo di nidi, di lidi fioriti e d'erba l'odore.
Uccelli neri o gatti rossi s'apprestano
tra i capelli viola della primavera
al lietissimo impegnativo gioco
del perpetuarsi amando.
Brilla la vita.

09 marzo 2009

L'abitudine del cielo

Era nobile e sicura la carezza di quel sogno,
confortante estrema illusione di un mondo interiore,
nato bambino, immaginato, dentro, supremo e immenso.
Poi sei venuto tu e hai incontrato me
che stavo sull'orlo di quella nube.
Insieme abbiamo accettato il balzo, il rischio, il cielo,
l'abitudine alla luce non ci ha mai del tutto abbandonato.
Carezze nuove e calme per costruire di nuovo qualcosa,
portare quel tetto luminoso nel tempio terrestre, senza rinunce mai.
Crescere, sognare in un mo(n)do diverso, stringerci ridendo,
col sorriso rosa del cielo negli occhi.
Un'abitudine nelle fibre dell'anima


02 febbraio 2009

La fine del tempo

Sono un'anima separata al confine tra la notte e il giorno:
arrampicandomi sulle schegge sfilacciate dei miei pensieri,
ho rivisto in un soffio speranze che stringevo tra i denti.
Il tempo che finisce permette di uscire in pieno sole
e trovare tra le tue braccia un mistero nuovo
e senza fine, senza tempo.

Ho sorelle e amici, ho fiori e uccelli, ho un cuore vivo,
e rosso, e ancora forte, e anni ancora davanti.
Lasciami andare perché si possa andare avanti insieme,
uniti in un gesto d'amore, in un abbraccio di passione,
nel gioco che ci fa ridere senza più tristi pensieri.
Le sciocchezze e le risate, un dispetto e uno slancio improvviso,
fanno della nostra vita il primo (e unico) paradiso possibile.

22 gennaio 2009

16 gennaio 2009

Guarda...

Ancora bareback?


Why are we... from Eric Leven on Vimeo.

09 gennaio 2009